Il prof Cova




Pensieri



Abbiamo avuto l’ idea di intervistare Don Rosangelo riguardo il prof. Cova, visto che erano grandi amici.

Queste sono alcune domande che gli abbiamo posto.

-IL PRIMO IMPATTO CHE HA AVUTO  LA PRIMA VOLTA CHE LO HA VISTO?
Ho avuto la gioia di incontrare il prof. Cova nei primi giorni della mia permanenza qui a Lurago d’ Erba ed esattamente il 13 dicembre 2009. Subito ci è stata una stima reciproca; ma posso dire che è stato il suo volto,che esprimeva giovialità e simpatia a catturare il mio entusiasmo nei suoi confronti.Il luogo di questo primo incontro: l’oratorio.

-COM’ ERA L’ AMICIZIA FRA VOI DUE?
Cercare di dire com’era l’amicizia fra noi due è un poco difficile perché difficile è esprimere fino in fondo il livello dei sentimenti che hanno la loro sede nel cuore.Bastava uno sguardo per intendere  ciò che ognuno di noi aveva nel cuore,senza bisogno di parole!


-CHE LUOGHI FREQUENTAVATE INSIEME?
I luoghi che frequentavamo sono prima di tutto la sua abitazione e poi in oratorio dove risiedo io.Li ci incontravamo anche in varie altre occasioni,come luoghi di cerimonie civili e religiose,ma erano sempre un motivo ,almeno per me,di allegria  e di serenità.

-VI TROVAVATE SPESSO PER CHIACCHIERARE?
Come sottolineavo sopra,vi erano momenti nei quali,avendone io la necessità,lo chiamavo per chiedergli consigli e il suo punto di vista;qualche volta lo aspettavo al termine dell’orario di scuola,alle 10,00,oppure andavo da lui in ufficio in comune.Inutile dire che il nostro chiacchierare come dite voi nella vostra domanda,verteva si temi diversi,soprattutto nei confronti di voi giovani e di alcune situazioni particolari,delle quali Carlo era un attento osservatore,e, in diverse occasioni,risolutore di problemi seri e delicati.

-CI RACCONTI IL GIORNO PIU’ BELLO CHE HA PASSATO CON LUI.
Ogni volta che ci si incontrava,era motivo di scoperta della personalità e dell’animo l’uno dell’altro; ma dire qual è stato il giorno più bello trascorso con lui è difficile,perché ogni occasione di incontri è sempre diversa una dall’altra.
Tuttavia ricordo la gita a Bassano del Grappa con la banda musicale di Lurago;altre occasioni di partecipare con il suo coro “Amici della montagna” in qualche località,e in ultimo lo scorso settembre al mio paese,Bellusco,in occasione del 35° anniversario della mia ordinazione sacerdotale!Un momento davvero indimenticabile!

-AVETE MAI LITIGATO?
Non ho mai avuto il dispiacere di litigare! Era impossibile litigare,almeno per me,con Carlo.

-AVEVATE DEI SOPRANNOMI PER CHIAMARVI?
Non avevamo soprannomi per chiamarci;io lo chiamavo spesso Peppone e lui mi diceva “ciao Monsignore”!! In riferimento a Don Camillo ,monsignore ma non troppo!!

-COSA HA PROVATO IL GIORNO IN CUI HA SAPUTO DELLA SUA SCOMPARSA? E IL GIORNO DEL   FUNERALE?
Ciò che ho provato la mattina presto del S.Natale è un qualcosa che non riesco ad esprimere,tanta è stata l’incredulità e il dolore che ho provato nell’apprendere la “brutta notizia”!IL giorno del funerale ,assieme al dolore per la perdita di un amico a me molto caro,sentivo la sua presenza che ,in un ‘altra dimensione,quella della beatitudine eterna,continuava nel mio cuore e nella mia vita.


-CI DICA QUAL ERA IL PREGIO PIU’ BELLO CHE RICORDA DI LUI E IL SUO DIFETTO PEGGIORE.
Il pregio più bello che ho avvertito subito dopo il primo incontro con lui ..un uomo cordiale che si dava totalmente nelle relazioni con gli altri con una generosità che non aveva limiti.Quando lo vedevo mi si allargava il cuore e mi trovavo di fronte a un cristiano che viveva secondo il Vangelo.Tutto questo Carlo lo faceva senza dire tante parole ma testimoniando con la vita e soprattutto con i fatti.Il suo difetto peggiore??Non lo so. Ognuno ha i suoi difetti,penso che anche lui ne avesse qualcuno;ma ciò che conta non è non avere difetti,ma la buona volontà nella vita di ogni giorno di correggerli.Penso che Carlo,quotidianamente si impegnava in questo campo.


-UN RICORDO DI LUI.
Un ricordo di lui: lo sento vivo nel mio animo,e per lui ogni giorno una preghiera ,perché possa gioire del Signore che ha amato e testimoniato giù in terra ! Ciao Carlo!!

                      

CARLO COvA : UNO DI NOI !!

ciao Prof !!!

Oltre seimila persone hanno dato l'ultimo saluto al sindaco e prof, Carlo Cova. 
Lurago ha voluto accompagnare il sindaco nell'ultimo viaggio.
Alla cerimonia, presieduta dal prevosto, don Carlo Leo, erano presenti oltre venti sacerdoti, tra cui don Rosangelo Biella, stretto amico di Carlo e collaboratore parrocchiale. Il vicesindaco, Rinaldo Redaelli, ha ricordato la giovialità e la disponibilità di Cova: «Le numerose persone presenti attestano il tanto bene che Carlo ha fatto» - ha detto - «Sulla scrivania aveva una preghiera di Madre Teresa, dal titolo "È Natale", che voleva mandare ai luraghesi per le feste. Alla parole della preghiera aggiungiamo sommessamente che è Natale ogni volta che si incontrano persone come te, dolcissimo Carlo Cova.

Tu: uno di noi
Buongiorno prof,
sindaco della felicità e padrone del divertimento. 
Tu che davi soprannomi e portavi cappelloni sia da rapper,
sia normali tu farai sempre parte dei gruppi corali. 
Tu che eri un punto di riferimento,
eri anche un divertimento: e con grosse risate
ci cambiavi le mattinate.
Eri il sindaco cortese
del nostro piccolo paese.
In un giorno di festa ci hai sconvolto la testa
tutto si è spento in un grande sgomento.
Non ti scorderemo mai
perché tu ci hai sempre tirati fuori dai guai. 
Ciao prof.
Un professore vero,                                                   
un  amico sincero    

   

              

- Prof Carlo Cova da quanti anni è sindaco?
- Io sono sindaco da 3 anni.
 - Da quanti anni insegna all’Enrico Fermi?

                                                         


       -          Da piccolo come andava a scuola ?

       -          Che diploma ha?

       -          Che scuola frequentava alle superiori?

       -          Come ha fatto a diventare sindaco ?
       -          Cosa la lega alla scuola il suo lavoro?
       -          Quale fra le due attività che svolge la gratifica di più?
       -          Prof Carlo cova qual’ è il suo hobby ?
       -          Cosa fa durante il tempo libero?
       -          Dove è nato ? Quando?
       -          Qual’ è il suo cibo preferito?
       -          È un amante del calcio?


           


- Insegno all’Enrico Fermi da 37 anni.
- All’Elementari andavo molto bene invece alle medie un po’ meno.
- Ho un diploma di conservatorio .                                                                                                     
- Frequentavo  l’istituto tecnico magistri comacini a Mariano Comense ,il terzo anno ho frequentato setificio e poi ho intrapreso lo studio della musica.
- Mi sono presentato alla  gente con un programma e ho ricevuto i voti.
- Mi lega molto la passione per l’insegnamento e il contatto con i ragazzi.
- Mi gratifica di più l’attività dell’insegnante.
-Il mio hobby è quello di cucinare.
-Durante il mio tempo libero vado in giro ,cucino ,leggo e ascolto musica.
-Sono nato a Lurago D’Erba il 24-10-1957
-Il mio cibo preferito è il risotto in tutti i modi ad esempio: alle fragole al miele, al gorgonzola , alle pere e in molti altri modi diversi.
-Si, sono un amante del calcio


Vorremmo raccogliere tutti i pensieri degli alunni sul prof. Cova
Salve prof, mi spiace non aver provato la sua fascia. In classe prima  mi sedevo davanti a lei e davamo luogo a simpatiche conversazione; era bello sentir rimbombare la sua voce, era bello vedere che una figura così possente chiudeva gli occhi e si lasciava andare ascoltando Mozart.
Le ho voluto molto bene, ha lasciato un importante segno nella mia vita, a presto prof!
Salve prof … non credo ancora che lei ci abbia lasciato … senza il suo vocione la scuola sembra così vuota!
La sua classe è così silenziosa e la musica non è più tanto divertente come la rendeva lei. Mi mancherà per sempre e non la dimenticherò mai! Spero che anche lei tenga nel suo cuore ogni alunno che le ha voluto bene! Arrivederci!
Arrivederci grande uomo! È l’unica cosa che si può dire… ci manca tanto prof! Ci manca il suo profumo di dopobarba che si sentiva appena entrati in classe, mischiato al profumo delle famose caramelle al caffè che aveva pronte per chiunque avesse mal di gola.
Aveva ragione quando diceva che la musica si sente meglio e si capisce meglio con gli occhi chiusi, anche se adesso chiudendo gli occhi mi vengono in mente solo tanti ricordi. È cambiato tutto: la scuola non è più la stessa senza le sue urla che rimbombavano in ogni aula.
Le lezioni di musica non sono più piacevoli perché lei era capace di spiegare scherzando, in modo da farci rimanere in mente i concetti e senza annoiarci. Insomma manca lei e nessuno potrà mai sostituirla!!!
Salve prof! Mi manca molto il suo vocione che metteva tutti a tacere. Nessuno mi dice più “Sei una ZIBRA!” e questo mi fa sentire un vuoto dentro, un vuoto incolmabile, perché lei purtroppo se ne è andato e non ci sarà più nessuno che potrà prendere il suo posto nel mio cuore!











Nessun commento:

Posta un commento